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    Gigabyte Z68X-UD4-B3, ready to Extreme

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    Gigabyte Z68X-UD4-B3, ready to Extreme Empty Gigabyte Z68X-UD4-B3, ready to Extreme

    Messaggio Da Toretto0921 Dom Giu 12, 2011 5:53 pm

    [Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine] Oggi presentiamo la scheda madre Gigabyte Z68X-UD4-B3, questa scheda risulta essere la prima prodotta con il nuovissimo chipset Intel, lo Z68 Express, il quale supporta la funzionalità Intel Smart Response Technology che aiuta a ridurre i tempi di caricamento del sistema operativo e delle applicazioni. In particolare con lo Z68 Express, Gigabyte proporrà una alternativa completa alle soluzioni basate su chipset P67.

    Chipset Z68: SSD caching e Grafica Integrata

    Come accennato nella prefazione questa scheda madre è equipaggiata con il nuovissimo chipset Z68. Come nostra prima recensione di una motherboard Z68, approfondiamo le novità introdotte con questo chipset, iniziando dal supporto alla Intel Smart Response Technology (SRT).

    Questa tecnologia, chiamata anche SSD Caching, anche se opera a livello software attraverso i nuovi driver Intel Rapid Storage Technology (RST) 10.5, al momento è riservata solo al chipset Z68. Ciò significa che Intel ha deciso di abilitare questa nuova funzionalità solo per il chipset Z68, scelta evidentemente di puro marketing più che tecnologica, dal momento che l’SSD Caching è implementato a livello software. Di certo questa scelta non farà piacere ai possessori di chipset P67 o H67, i quali si vedono preclusa questa funzionalità senza una particolare motivazione tecnologica.

    L’SSD Caching permette di utilizzare un SSD di modesta capacità (possono essere sfruttati come cache- fino a 64GB) per velocizzare le operazioni di lettura e scrittura di un HDD tradizionale o di un RAID di HDD. L’RST ha il compito di valutare i blocchi logici di dati dell’HDD acceduti più di frequente e di memorizzarli nell’SSD, al fine di rendere gli accessi successivi più veloci. Ciò permette di diminuire consistentemente i tempi di boot del sistema e di caricamento di programmi e giochi, semplicemente utilizzando l’SSD per le informazioni che vengono caricate più spesso. In proposito facciamo notare che non sono i file ad essere memorizzati come cache ma proprio i blocchi logici dell’HDD acceduti più frequentemente. Le dimensioni ideali dell’SSD da utilizzare sono piuttosto esigue e 20GB sono solitamente sufficienti per un utilizzo normale del PC, in cui non viene utilizzato di frequente un numero molto elevato di applicativi. Intel ha appositamente prodotto degli SSD dedicati all’SSD caching, gli Intel Larson Creek 311, caratterizzati da un processo produttivo SLC a 34nm e 20 GB di capacità. Sono disponibili ad un prezzo di circa 100€, elevato per questa capacità, ma sensibilmente inferiore a quanto necessario per acquistare un vero SSD su cui installare sistema operativo e programmi.

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    L’altra feature principale del nuovo chipset Z68 è la possibilità di sfruttare la grafica integrata delle CPU Sandy Bridge e al contempo effettuare l’overclock della CPU tramite moltiplicatori, funzionalità finora riservate rispettivamente al chipset H67 e al chipset P67. Con i chipset Z68, Intel quindi abilita tutte le feature a disposizione nelle piattaforme Sandy Bridge. La scelta di Gigabyte, nel caso della Z68X-UD4, è però piuttosto inusuale e a primo impatto può creare disappunto. Questa scheda madre infatti non presenta alcuna uscita video e di fatto ciò rende inutilizzabile la grafica integrata delle CPU Sandy Bridge, una feature aggiuntiva che poteva risultare utile per chi vuole acquistare questa scheda madre. La scelta di Gigabyte è comune per tutte le schede madri destinate all’overclock e generalmente alla fascia enthusiast, quindi UD4, UD5 e UD7. Una possibile giustificazione è che generalmente chi acquista una simile scheda madre avrà anche una scheda video dedicata da sfruttare per l’output video. Tuttavia la possibilità di sfruttare l’IGP Sandy Bridge per la codifica e decodifica di contenuti multimediali poteva essere una interessante feature aggiuntiva di questo sistema. Gigabyte infatti sulle altre schede Z68 dotate di uscita video offre la possibilità di sfruttare il software Lucid Virtu. Questo software permette di accedere alle funzionalità della GPU di Sandy Bridge ed in particolare alla tecnologia Quick Sync Video di Intel.

    Specifiche Tecniche


    Processore

    Supporto per Intel® Core™ i7 processori/Intel® Core™ i5 processori / Intel® Core™ i3 processori /Intel® Pentium® processori /Intel® Celeron® processori con socket LGA1155
    Chipset

    Intel® Z68 Express Chipset
    Memoria

    4 x 1.5V DDR3 DIMM fino a 32 GB di memoria di sistema
    Supporto per memorie DDR3 2133/1866/1600/1333/1066 MHz
    Supporto per memorie non-ECC
    Supporto per Extreme Memory Profile (XMP)
    Audio

    High Definition Audio
    Realtek ALC892 codec
    Supporto per Dolby® Home Theater
    2/4/5.1/7.1-channel
    Supporto per SPDIF Out
    LAN

    1 x RTL8111E chip (10/100/1000 Mbit)
    Slot di Espansione

    1 x PCI Express x16 slot, x16 (PCIEX16)
    1 x PCI Express x16 slot, x8 (PCIEX8)
    2 x PCI Express x1 slot (Tutti gli slots PCI Express sono conformi al PCI Express 2.0 standard.)
    2 x PCI
    Multi Graphics Technology

    Supporto ATI CrossFireX™/NVIDIA SLI technology
    Storage Interface Chipset:

    Supporto per il SATA RAID 0, RAID 1, RAID 5, and RAID 10
    2 x SATA 6Gb/s connettori (SATA3_0, SATA3_1) fino a 2 SATA 6Gb/s devices
    4 x SATA 3Gb/s connettori (SATA2_2~SATA2_5) fino a 4 SATA 3Gb/s devices
    Marvell 88SE9128 chip:

    2 x SATA 6Gb/s connectori (GSATA3_6, GSATA3_7) fino a 2 SATA 6Gb/s devices
    2 x eSATA 6Gb/s connettori sul pannello I/O posteriore
    Supporto per il SATA RAID 0 and RAID 1
    USB Chipset:

    Fino a 14 USB 2.0/1.1 ports (8 sul pannello posteriore, incluso 1 eSATA/USB Combo, 6 tramite USB brackets connessi on-board)
    2 x Etron EJ168 chips:
    Fino a 4 USB 3.0/2.0 ports (2 sul pannello posteriore, 2 tramite USB brackets connessi on-board)
    IEEE 1394

    Fino a 2 IEEE 1394a porte (1 sul pannello posteriore, 1 tramite il IEEE 1394° bracket connesso on-board)
    Connettori Interni I/O

    1 x USB 3.0/2.0 header
    4 x SATA 6Gb/s connectors
    1 x front panel audio header
    1 x 24-pin ATX main power connector
    1 x front panel header
    1 x CPU fan header
    1 x clearing CMOS jumper
    1 x serial port
    3 x USB 2.0/1.1
    1 x IEEE 1394a
    4 x SATA 3Gb/s
    2 x system fan headers
    1 x 8-pin ATX 12V power connector
    1 x power fan connector
    1 x Trusted Platform Module (TPM) header
    1 x SPDIF out
    Pannello Posteriore I/O

    1 x eSATA 6Gb/s
    7 x USB 2.0/1.1 ports
    1 x PS/2 keyboard/mouse port
    2 x USB 3.0/2.0
    1 x eSATA/USB Combo connector
    1 x SPDIF out (optical)
    1 x SPDIF out (coaxial)
    1 x IEEE 1394
    6 x audio ports (Line In / Line Out / MIC In / Surround Speaker Out(Rear Speaker Out) / Center/Subwoofer Speaker Out / Side Speaker Out)
    1 x RJ45 LAN
    I/O Controller

    iTE IT8728
    BIOS

    2 x 32 Mbit flash
    Use of licensed AWARD BIOS
    PnP 1.0a, DMI 2.0, SM BIOS 2.4, ACPI 1.0b
    Supports DualBIOS™
    Fattore di Forma

    ATX, 305mm x 244mm

    Confezione & Bundle

    La Z68X-UD4 si presenta nel classico box di cartone. Nella facciata principale riporta oltre ai vari loghi relativi alle caratteristiche della scheda, anche il logo “TOUCH BIOS” che ci ricorda che in questa nuova piattaforma è possibile utilizzare l’applicazione per la modifica dei parametri direttamente in ambiente Windows.

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    Nella facciata posteriore troviamo, descritte nello specifico, alcune funzionalità che sono supportate dalla scheda madre; sul lato invece possiamo scorgere l’etichetta che ci ricorda le caratteristiche principali e i vari codici a barre.

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    Procedendo con l’unboxing osserviamo il bundle di questa mainboard che è composto da: due manuali utente, quattro cavi sata, un bridge per le configurazioni multi-gpu (SLI), la mascherina per il pannello I/O posteriore e un CD per l’installazione dei drivers.

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    Gigabyte Z68X-UD4: primo contatto e layout



    A questo punto osserviamo la piastra nel suo totale. Riteniamo accattivante la scelta di Gigabyte di colorare questa piastra madre di nero. Questa caratteristica è esclusiva delle schede dedicate al segmento enthusiast, mentre le altre schede conservano generalmente un PCB di colore blu. Osserviamo inoltre il lato posteriore del PCB con il dettaglio relativo al backplate del socket LGA-1155 prodotto dalla Foxconn.

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    Nelle fotografie seguenti poniamo attenzione alla zona socket (LGA-1155); piuttosto imponente risulta essere il sistema di dissipazione del Driver Mosfet.

    La scheda è dotata di ben 12 fasi di tipo Driver Mosfet (DrMOS). Questa tipologia di fasi, progettata e prodotta da MSI, ha la caratteristica di integrare in un unico componente Driver IC e i due Mosfet (L e H). Tra le caratteristiche importanti dei DrMOS è da segnalare la bassa temperatura di esercizio unità all'alta efficienza dei moduli che li rendono particolarmente interessanti per schede di fascia alta. Inoltre la frequenza di funzionamento di questi mosfet è decisamente elevata, partendo da 500khz per arrivare a 1Mhz, valori decisamente sopra alla media.

    Sul sito Intel, a questo indirizzo (http://www.intel.com/design/pentium4/papers/DrMOS.htm) è possibile visionare il datasheet riguardante i DrMOS per maggiori informazioni tecniche. Gigabyte ha previsto l'implementazione delle 12 fasi dividendole in 2 gruppi da 6, tutte e 12 le fasi saranno attive solamente in caso di carico, mentre a riposo ne rimangono in funzione solamente 6. Gigabyte garantisce comunque che si tratta di una soluzione a 12 fasi reali !

    Inoltre osserviamo le induttanze poste poco sotto il dissipatore del DrMOS e i vari condensatori che sono situati a corollario del socket; particolare attenzione va riposta al connettore da 8pin riservato all’alimentazione del processore, in questo caso segnaliamo una leggera problematica nel connettere l’alimentazione vista la vicinanza del connettore al sistema di dissipazione dei Mosfet.

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    Proseguendo verso il basso, notiamo i vari slot di espansione, due PCIe x16, tre PCI x1 e due PCI. Ricordiamo che le piattaforme Sandy Bridge P67 e Z68 consentono configurazioni SLI o CrossFireX @x8/x8 in assenza di chip dedicati alla gestione dei segnali PCI Express (NF 200 o Lucid Hydra). Sul PCB rileviamo svariate scritte che ci ricordano alcune caratteristiche tecniche disponibili; sul perimetro della scheda troviamo le varie connessioni USB, audio e seriali.

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    Spostandoci sulla destra, possiamo apprezzare il dissipatore del chipset (Intel Z68), il jumper CMOS, le porte SATA e le connessioni relative al case; nella seconda fotografia possiamo evincere che le porte SATA di colore bianco sono destinate alle connessioni SATA 6Gb/s Intel, quelle grigie alle connessioni SATA 6Gb/s Marvell, e infine quelle nere sono concernenti le connessioni SATA 3Gb/s Intel. In basso notiamo inoltre il Controller USB 3.0 Etron utilizzato da questa Gigabyte in luogo del NEC, in mezzo ai due chip ITE dedicate alle funzioni di hardware monitoring.

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    Nella seguente fotografia osserviamo il particolare relativo ai quattro slot dedicati alle memorie, ricordando che questa piastra supporta fino a 32GB di memoria totale per una frequenza massima di 2133MHz; accanto agli slot osserviamo il connettore da 24pin riservato all’alimentazione.

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    A questo punto passiamo alla parte relativa al pannello I/O posteriore, dove scorgiamo ben otto porte USB 2.0 (rosse), due USB 3.0 (blu), una porta PS/2 ibrida per mouse e tastiera, una connessione eSATA, una Power eSata, una Firewire 1394a, due uscite SPDIF (una coassiale e una ottica) e i sei canali dedicati al sistema audio integrato.

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    Sistema di Prova e Metodologia di Test



    Tutti I test si sono svolti sulla seguente piattaforma:

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    Quindi, in questa recensione abbiamo focalizzato il nostri test per quantificare le potenzialità della scheda madre sui seguenti strumenti di benchmark:

    Futuremark 3DMark Vantage 1.02
    Futuremark PCMark Vantage 1.02
    7zip 9.20
    WinRAR 4.00
    X264 HD Benchmark v. 3
    FinalWire AIDA64 Extreme Edition
    Maxton Cinebench 11.5
    Maxton Cinebench 10
    Handbrake 0.9.4
    LINX
    SuperPI
    ATTO
    Crystal Disk Mark

    Test Preliminare e Comparativi


    Test sintetici


    3DMARK VANTAGE

    Il penultimo nato della serie 3DMark (della software-house Futuremark) mette in risalto le prestazioni dei processori soprattutto in ambito gaming, in questo caso abbiamo però esclusivamente effettuato i test relativi alla CPU (2 test).

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    PCMARK VANTAGE

    Il test Suite che abbiamo effettuato sulle CPU in nostro possesso, comprensivo di tutti gli applicativi più comunemente adoperati.

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    AIDA64 EXTREME ENGINEERING

    AIDA64 è l’ultima release dello strumento di test e controllo prodotto dalla FinalWire, il test effettuato in questo caso concerne il Memory Controller e la latenza delle memorie.

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    Test compressione dati & multimedia


    7zip 9.20

    7zip è un ottimo tool che consente la compressione e la decompressione di files.

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    WINRAR 4 beta 3

    Classico tool anch’esso dedicato alla compressione e decompressione dei files.

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    CINEBENCH 11.5

    Software realizzato da Maxton, dedicato alla produzione di filmati Cinema 4D.

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    CINEBENCH 10

    Versione più vecchia del sopra citato Cinebench.

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    X264 BENCHMARK HD

    Strumento che misura quanto rapidamente il nostro sistema riesce a codificare un piccolo filmato in qualità HD, questo benchmark ci riporta quanto accurato ed efficiente (in Frames Per Second) può essere la codifica.

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    HANDBRAKE

    Abbiamo effettuato questo test di conversione di un filmato DIVX (.avi), di 714MB, trasformandolo in formato Media Player (.mp4) adoperando questo ottimo software ‘libero’.

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    Test USB


    ATTO

    ATTO è lo ‘storico’ benchmark per le periferiche storage, esso utilizza dei pattern (algoritmi) fissi per testare il Transfer Rate massimo delle periferiche di archiviazione.

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    CRYSTAL DISK MARK

    Questo benchmark è utilissimo per misurare la scrittura/lettura sequenziale (sequential) e casuale (random), CrystalDisk Mark supporta infatti pienamente il NCQ - Native Command Queuing – che consente al disco di determinare l’ordine ottimale degli IOPS massimizzando così le prestazioni di Input/Output con una Queue Depth (files in coda) di 32.

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    Conclusioni



    Come il lettore potrà evincere dai risultati appena allegati, in taluni casi i risultati di questa piastra madre risultano essere leggermente inferiori a quelli di motherboard precedentemente testate da questa redazione, questo è dovuto ad un bug relativo alla gestione della Tecnologia Turbo di Intel, infatti come abbiamo potuto rilevare, il Turbo risulta essere “castrato” al moltiplicatore x35 se si aumenta il moltiplicatore relativo alle memorie RAM oltre i 1333MHz. Questa è la frequenza ufficialmente supportata dalle CPU Sandy Bridge, quindi RAM da 1600MHz si possono considerare come memorie overclockate. Questa giustificazione non assolve completamente Gigabyte, ad ogni modo tale bug è già stato segnalato e siamo sicuri che gli ingegneri Gigabyte stanno lavorando per fixare il bug tramite un aggiornamento del bios. Ricordiamo inoltre che in fase di overclock i moltiplicatori vengono selezionati manualmente in modo statico e quindi questo bug non influisce in alcun modo nelle prestazioni dei sistemi con oc sulla CPU.



    Le schede madri Gigabyte della serie Ultra Durable 3 hanno sicuramente una marcia in più: la sezione di alimentazione. Con la Z68X-UD4, senza alcuna difficoltà siamo riusciti a riprodurre i risultati ottenuti con la precedente P67A-UD4, recensita tempo fa da questa redazione. A differenza della P67A-UD4, in questo caso, Gigabyte ha notevolmente migliorato il proprio BIOS, infatti ora la gestione dei voltaggi e del Load Line Calibration (LLC) risulta essere particolarmente accurata; per quanto riguarda i voltaggio ora troviamo una scala con step da 0,05v (fino ad un massimo di 1.700v), mentre per quanto concerne il LLC troviamo ben 10 opzioni selezionabili.



    Nei nostri test di overclock, per altro, abbiamo notato una tendenza ad “overshootare” il voltaggio settato, questo fa sì che questa scheda si presti ad essere adoperata soprattutto in ambito “Extreme” con sistemi di raffreddamento non convenzionali. Essendo una scheda madre appena rilasciata, il BIOS potrebbe essere ancora acerbo e quindi migliorabile (specialmente per quanto riguarda le problematiche del Turbo Boost Intel sopracitate).



    La UD4 è da considerarsi nella fascia media del line-up Z68, conseguentemente a questo anche la dotazione risulta essere composto dallo stretto necessario, come le sole due porte USB 3.0 disponibili nel pannello I/O posteriore. Tuttavia questa non ci pare una mancanza da rimarcare nel nostro giudizio finale, in quanto le caratteristiche di questa piastra madre sono ben altre, e cioè di essere particolarmente adatta a chi si diletta nell’overclock del proprio processore. A tal proposito facciamo notare che la Z68X-UD4 è comparabile alla P67A-UD5 e non alla P67A-UD4, per via della sezione di alimentazione migliorata e delle migliori funzionalità del BIOS riguardanti l’overclock (LLC).



    Un paragrafo lo merita il BIOS, che nonostante non sia del tipo di ultima generazione UEFI, risulta essere ricchissimo di impostazioni, con una menzione particolare sulla gestione delle memorie che in questo caso possono essere gestite anche per singolo canale, cosa parecchio utile per chi è interessato a questo tipo di overclock.



    Il prezzo attualmente si aggira attorno ai 160€, quindi assolutamente consigliabile a tutti, overclockers e non.

      La data/ora di oggi è Mer Mag 15, 2024 10:11 pm